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Milano, 6 mar. (askanews) - Il primo incontro del terzo ciclo di Visioni Diacroniche ha avuto come protagonista Marzia Migliora, artista che lavora con un'ampia gamma di linguaggi: fotografia, video, suono, performance, installazione e disegno. Ha di recente esplorato un approccio multi specie esplorando le interazioni tra ambiente, animali e piante per creare nuove relazioni sensibili in tempi di crisi climatica globale.L'artista ha descritto ad Askanews l'opera allestita all'interno dello spazio Volvo Studio Milano, Run fast and bite hard: "Siamo qui in un posto molto speciale, BAM Biblioteca degli Alberi, adiacente a questo spazio Volvo Studio . Grazie a Volvo ho avuto la possibilità di creare un'installazione, un'opera audio, in modo inedito fino ad oggi, ovvero dietro di me c'è un'auto meravigliosa ma che ho completamente coperto di tessuto che ricorda un manto erboso. Il pubblico è invitato a sedere all'interno dell'abitacolo e ad ascoltare. Quello che può sentire è il suono di un bosco, ma in realtà c'è un inganno. Questo ci potrebbe far intuire quanto siamo distanti in realtà dalla natura e da quello che la natura ci propone, perché nessuno dei suoni diffusi all'interno di quest'auto é un suono reale, naturale. Ogni suono è stato prodotto dalla voce di un essere umano, quindi ad imitare gli uccelli, e le persone che fanno questo si chiamano chicchiolatori, oppure da quelle persone che creano i rumori per il cinema, ovvero i rumoristi, che usano il proprio corpo, le mani, i piedi, l'acqua, un piccolo bastone per andare a imitare quei suoni che quando guardiamo un film ci sembrano presi in diretta e invece non lo sono, sono lavorati successivamente in montaggio con questi stratagemmi. Entrando qui in realtà non si sente nessun animale reale, nessun passo di lupo effettuato da un lupo, nessuno scricchiolio di foglie dati dal calpestio di un orso, ma sono completamente suoni fatti dall'uomo. Il fatto che il 99% delle persone non si sia accorta di questo inganno, ci fa pensare quanto il nostro orecchio sia poco sintonizzato con l'ambiente naturale boschivo e quanto poco ascoltiamo veramente, quanto poco un suono ci dà subito l'idea e la comunica al nostro cervello, ma non c'è poi uno spirito critico realmente su quando stiamo ascoltando".Visioni Diacroniche è un progetto sull'arte contemporanea alla sua terza edizione organizzato da BAM Biblioteca degli Alberi Milano Fondazione Riccardo Catella e Volvo Studio Milano dal 2023 con la curatela di Francesca Colombo, Direttrice Generale Culturale di BAM e Ilaria Bonacossa, Direttrice di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura di Genova. Gli altri artisti che quest'anno prendono parte alla programmazione sono Matteo Nasini, Mario Airò e Sarah Brahim.

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00:00Siamo qui in un posto molto speciale, quindi BAM, Biblioteca degli Alberi, adiacente a
00:06questo spazio.
00:07Grazie a Volvo ho avuto la possibilità di creare un'installazione, un'opera audio,
00:13in modo inedito fino ad oggi, ovvero dietro di me c'è un'auto meravigliosa ma che
00:19ho completamente coperto di tessuto che ricorda un manto erboso e lì il pubblico è invitato
00:28a sedere all'interno dell'abitacolo e ad ascoltare quello che può sentire è il
00:33suono di un bosco.
00:34Ma in realtà c'è un inganno e questo ci potrebbe far intuire quanto siamo distanti
00:41in realtà dalla natura e da quello che la natura ci propone.
00:44Perché?
00:45Perché nessuno dei suoni diffusi all'interno di quest'auto è un suono reale, naturale,
00:52ovvero ogni suono è stato prodotto dalla voce di un essere umano, quindi ad imitare
01:00gli uccelli e le persone che fanno questo si chiamano chicchiollatori, oppure da quelle
01:07persone che creano i rumori per il cinema, ovvero i rumoristi che usano il proprio corpo,
01:13le mani, i piedi, l'acqua, un piccolo bastone per andare a imitare quei suoni che quando
01:20guardiamo un film ci sembrano presi in diretta e invece non lo sono, sono lavorati successivamente
01:27in montaggio con questi stratagemmi, quindi entrando qui in realtà non si sente nessun
01:34animale reale, nessun passo di lupo effettuato da un lupo, nessuno scricchiolio di foglie
01:42dati dal calpestio di un orso, ma sono completamente suoni fatti dall'uomo e il fatto che, diciamo
01:50il 99% delle persone non si accorta di questo inganno, ci fa pensare quanto il nostro orecchio
02:01sia poco sintonizzato con l'ambiente naturale e boschivo, quindi quanto poco ascoltiamo
02:08veramente e quanto poco un suono ci dà subito l'idea, comunica al nostro cervello è bosco,
02:16sì è bosco, ma non c'è uno spirito critico realmente quando stiamo ascoltando.

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