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Nuovo sviluppo nell’inchiesta che ha già portato all’arresto dell’ex direttore generale di Sogei, Paolino Iorio. La Guardia di Finanza ha perquisito gli uffici e l’abitazione di Cristiano Cannarsa, amministratore delegato della società controllata dal Ministero dell’Economia, ora indagato per tentato peculato.

L’indagine, coordinata dal pm Lorenzo Del Giudice, ipotizza reati di corruzione e turbativa d’asta in una serie di appalti legati a informatica e telecomunicazioni, banditi non solo da Sogei, ma anche dal Ministero dell’Interno, dal Ministero della Difesa e dallo Stato Maggiore. Un intreccio di presunti illeciti che punta a far luce su un sistema di favoritismi e tangenti.

L’arresto di Iorio, avvenuto lo scorso ottobre, è stato un punto di svolta. L’ex dg di Sogei è stato sorpreso mentre intascava una tangente da 15mila euro dall’imprenditore Massimo Rossi, titolare della Ict Technology. Il denaro, secondo la sua versione, sarebbe stato il pagamento di consulenze, ma per gli inquirenti si trattava di una mazzetta. Durante una perquisizione nella sua abitazione sono stati trovati circa 100mila euro in contanti, ritenuti frutto di attività illecite.

L’indagine prosegue, mentre emergono nuovi dettagli su quello che appare sempre più come un intricato sistema di corruzione.

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