Dopo la premiere al Festival di Cannes 2024 e l'uscita nei cinema, approda stasera in tv L'arte della gioia, la serie kolossal di Valeria Golino. Sei episodi, di cui i primi 2 in onda oggi venerdì 28 febbraio alle 21,15 su Sky Atlantic, in esclusiva su NOW e on demand: i restanti 4 verranno caricati i due prossimi venerdì, alla stessa ora e modalità.
L'arte della gioia è kolossal per sforzo produttivo, impegno tecnico e artistico, location reali. E per la fonte, davvero leggendaria: il romanzo di Goliarda Sapienza, il cui valore esce dai confini letterari per entrare in quelli del costume, della sociologia e della Storia. Perché nella storia della protagonista Modesta, che vive a cavallo dell'inizio Novecento, c'è davvero tutta la storia della presa di coscienza del movimento femminile (non solo femminista) italiano. E se per Golino è un debutto nella regia televisiva, accanto a lei sono perfette le sue attrici/compagne di viaggio/complici che già conosciamo (Jasmine Trinca, ma soprattutto Valeria Bruni Tedeschi), è perfetto Guido Caprino.
Su tutti, la rivelazione/folgorazione è lei, la protagonista assoluta Tecla Insolia, capace di trasformare la sua Modesta da vittima a dark lady. Da un incendio reale a un altro metaforico... Il suo viaggio dalla condizione di popolana a quella di padrona, non conosce leggi e morale. Tutti sono sacrificabili: la madre e la sorella, la badessa del convento (Jasmine Trinca), la nobile suocera (Valeria Bruni Tedeschi) e sua figlia (Alma Noce), il giovane servo (Giuseppe Spata) e il guardiacaccia che ricorda L'amante di Lady Chatterley (ma va bene così, grazie a Guido Caprino)... Davvero è una dark lady, Modesta (un nome "prigione" da cui fuggire, sempre)... E davvero l'attivissima Tecla (20 anni, e anche cantante) è una bellissima novità. Guardatela nella serie, ma anche in Familia e in L'albero (nei cinema il 20 marzo)...
L'arte della gioia è kolossal per sforzo produttivo, impegno tecnico e artistico, location reali. E per la fonte, davvero leggendaria: il romanzo di Goliarda Sapienza, il cui valore esce dai confini letterari per entrare in quelli del costume, della sociologia e della Storia. Perché nella storia della protagonista Modesta, che vive a cavallo dell'inizio Novecento, c'è davvero tutta la storia della presa di coscienza del movimento femminile (non solo femminista) italiano. E se per Golino è un debutto nella regia televisiva, accanto a lei sono perfette le sue attrici/compagne di viaggio/complici che già conosciamo (Jasmine Trinca, ma soprattutto Valeria Bruni Tedeschi), è perfetto Guido Caprino.
Su tutti, la rivelazione/folgorazione è lei, la protagonista assoluta Tecla Insolia, capace di trasformare la sua Modesta da vittima a dark lady. Da un incendio reale a un altro metaforico... Il suo viaggio dalla condizione di popolana a quella di padrona, non conosce leggi e morale. Tutti sono sacrificabili: la madre e la sorella, la badessa del convento (Jasmine Trinca), la nobile suocera (Valeria Bruni Tedeschi) e sua figlia (Alma Noce), il giovane servo (Giuseppe Spata) e il guardiacaccia che ricorda L'amante di Lady Chatterley (ma va bene così, grazie a Guido Caprino)... Davvero è una dark lady, Modesta (un nome "prigione" da cui fuggire, sempre)... E davvero l'attivissima Tecla (20 anni, e anche cantante) è una bellissima novità. Guardatela nella serie, ma anche in Familia e in L'albero (nei cinema il 20 marzo)...
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