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Trascrizione
00:00Benvenuti, bentrovati, nuovo appuntamento con CyclingLens TV e la nostra puntata numero
00:27351. L'immagine che avete visto ormai molto nota, tristemente nota a tutti noi amanti dello sport e
00:37del ciclismo è l'immagine che ritrae il volto di Sara Piffer, una ragazza che a 19 anni ha perso
00:46la vita sulle strade mentre si allenava con il fratello 23enne. E' successo in Trentino,
00:55poteva succedere in qualsiasi altra parte d'Italia come spesso accade. L'indignazione
01:01ha subito un ulteriore rialzo, è periodica perché è periodicamente che avvengono purtroppo
01:09queste tragedie che hanno comunque un'origine sempre molto limpida, un mezzo pesante,
01:18pesante centinaia di chili, che si scontra ad una certa velocità contro una bicicletta di pochi
01:26chili con sopra un uomo, una donna, comunque un essere, un essere vivente vestito con pochi
01:34millimetri di materiale tecnico. Una lotta impari, una lotta che purtroppo è quotidiana e che quasi
01:42quotidianamente sulle strade del nostro paese miete delle vittime. Indignazione quindi che si
01:49ripresenta, periodica e per cui è anche difficile trovare le parole migliori per descrivere a pieno
01:58quello che si prova. Da un lato il desiderio di combattere per una causa importante come la
02:04sicurezza stradale, che riguarda tutti gli utenti deboli della strada, i ciclisti, ma anche i pedoni
02:12tra i ciclisti, coloro che lo fanno per sport, per allenarsi, ma anche coloro i quali usano la bici
02:18per andare al lavoro, a trovare un amico, a fare un giro al parco, semplicemente per allungarci e
02:23comprare un po' di pane ad esempio, fare la spesa. Utenti deboli della strada che non riescono,
02:30codice della strada, dopo codice della strada, ad essere tutelati. Evidentemente c'è qualcosa di
02:37più, al di là della imperfezione che abbiamo già sottolineato anche in puntate precedenti,
02:42anche di quest'ultimo codice della strada, non a caso ribattezzato codice della strage,
02:49evidentemente c'è qualche cos'altro, c'è qualcosa di più profondo, c'è qualcosa che continua a
02:55serpeggiare tra tutti coloro che vanno in automobile e che evidentemente non hanno
03:00chiari alcuni elementi fondamentali. Torniamo su questo discorso perché comunque tutta la
03:06nostra puntata è dedicata a questo tema, qualche settimana fa ne abbiamo fatta proprio una sulla
03:11sicurezza stradale, poi ecco l'incidente mortale a Sarapifferi, incidente per modo di dire stata
03:18investita, è centrata in pieno di una macchina che stava sorpassando e quindi si è catapultata
03:24totalmente nell'altra corsia, ma pochi giorni dopo è successo a un altro ragazzo, un altro
03:31ventenne che la bici non lo stava usando per sport, in quello di Castelfranco, anche lui
03:34investito e ucciso sul colpo, è una vera e propria mattanza come hanno detto tanti. Torniamo però su
03:40questo perché ripeto tutta la nostra puntata è dedicata al tema, ora vi lascio ad un video
03:47dell'amico Loreto Valente di Bring Your Bike, ha tutta la nostra stima per il suo impegno
03:52costante e lo dico a titolo personale anche per i concetti che andrà ad esprimere, tra brevissimo
04:00lo vediamo insieme. Ieri sono uscito in bici per allenarmi un po' soltanto che poco prima di uscire
04:07mi sono rovinato l'umore perché guardando un po' le notizie legate alla morte di Sarapiffer,
04:12uccisa con un'automobile nei prestiti Trento, mi sono imbattuto nel comunicato della FederCiclismo.
04:19Da ieri che ci penso volevo fare qualche considerazione insieme a voi anche per vedere
04:23se sono io o se invece c'è qualcosa che non va in questa nostra FederCiclismo nel modo con cui
04:28continuo ad affrontare il problema. Le prime parole del comunicato sono è arrivato il momento
04:32di dire basta. Se andiamo indietro di parecchi anni alla morte di Michele Scarponi, FederCiclismo
04:38disse è arrivato il momento di dire basta e lancia una piccola accusa dicendo che tutto
04:44quello che è stato chiesto è stato disatteso dalla politica. A questo punto mi sono chiesto
04:48quali sono state le proposte di FederCiclismo per la sicurezza delle persone in bicicletta,
04:51non uso il termine ciclisti e attenzione non ci sono solo quelli che fanno sport sulla strada,
04:56ci sono anche quelli che viaggiano ma soprattutto quelli che vanno in bicicletta al lavoro,
04:59che si spostano in città, i ragazzi che vanno a scuola. Proposte FederCiclismo sicurezza stradale.
05:08Mi sono imbattuto in una serie limitata di link e me li sono guardati tutti,
05:14però fondamentalmente tutti quanti, come l'iniziativa Zero sbatti che è fondamentalmente
05:19un'iniziativa di carattere assicurativo, sono tutte informazioni rivolte al modo passivo con
05:29cui la persona in bicicletta può proteggersi o deve comportarsi per essere sicura in strada,
05:34non viene mai citata né menzionato l'utilizzo sconsiderato dell'automobile che viene permesso
05:40nel nostro paese e in particolare nelle nostre grandi città. Poi c'è la campagna rispettiamoci
05:45che fu un fallimento che già durante la preparazione di questa campagna in tanti
05:50dall'attivismo dicevano non si possono mettere sullo stesso piano due tipi di spostamento che
05:54sullo stesso piano non lo sono per niente, venivano rappresentate le persone in bicicletta
05:58quasi mortificate nei loro doveri e il top lo raggiungiamo proprio e questa non è l'Europersa,
06:03ironia della sorte, proprio in una proposta di legge fatta con la partecipazione di FederCiclismo
06:09proprio a Trento, la provincia dove è stata uccisa Sara, diventerà obbligatorio per tutti
06:13i ciclisti indossare un casco perché tutte le biciclette dovranno essere obbligatoriamente
06:17dodate di luce anteriore e posteriore che il Ministero dei Trasporti, pensate un po' proprio
06:22lui, promuoverà apposite campagne informative. Chissà quali saranno i contenuti di queste
06:28apposite campagne informative. Allora per carità cerchiamo di imparare qualcosa da questo se il
06:34casco fosse stato obbligatorio e se le luci fossero state installate d'obbligo sulla bicicletta di
06:39Sara. Sara sarebbe oggi qui con noi? No perché assolutamente per la sicurezza dei ciclisti il
06:45primo punto sul quale si deve intervenire è sulla velocità e sulla condotta di guida delle persone
06:50in automobile. Se è arrivato il momento di dire basta e la federazione per davvero vuole incidere
06:55su questo si deve mettere al fianco di tutte quelle associazioni che hanno lottato contro
06:59questo codice della strada. Deve far sentire la sua voce soprattutto se è la voce di amici. Se i
07:04miei amici sbagliano io mi incazzo ancora di più con loro. Dice la FederCiclismo basterebbe copiare
07:09dagli altri paesi. Allora negli altri paesi ci sono le case avanzate per permettere l'attestazione
07:14delle persone in bicicletta avanti all'automobile negli incroci. Nelle città ci sono le corsie
07:19ciclabili, le corsie a priorità ciclabili, le strade a priorità ciclabili, tanti tipi di piste
07:24ciclabili ognuna che può andare più o meno bene a seconda della situazione in cui ci si trova. Negli
07:29altri paesi alle persone in bicicletta è permesso circolare appagliati perché è più sicuro e per
07:34messo circolare in gruppo perché è più sicuro e tutto questo che salva le persone in bicicletta e
07:40crea quel clima culturale di rispetto verso chi si muove in bicicletta. Non incasco le luci sulla
07:45bici che per carità sono importanti e fondamentali ma sono solamente una foglia di figo rispetto a
07:51tutto quello che c'è attorno alla persona che si sposta in bicicletta. Addirittura negli altri
07:55paesi le persone in bicicletta possono scegliere se utilizzare una ciclabili oppure se percorrere
07:59la strada indipendentemente dal fatto che vi sia o no la ciclabili perché sappiamo benissimo che una
08:04ciclabili può essere buona per il trasporto urbano ma non per annelarsi. La FederCiclismo si mette a
08:09fianco delle associazioni che promuovono le strade scolastiche, si mette a fianco delle
08:13amministrazioni che promuovono città con limiti di velocità più bassi come i 30 km orari perché
08:19tutto questo che crea quella cultura della guida sicura, prudente, moderata che auspichiamo, no? Non
08:27si può continuare a parlare di sicurezza del ciclista se prima non si interviene sul modo
08:33sconsiderato con cui guidiamo. Sarà praticamente sempre più difficile far rispettare i limiti di
08:38velocità sulle strade. E' stato fatto soltanto tanta demagogia, la criminalizzazione dell'utilizzo
08:45della cannabis, l'inasprimento delle sanzioni senza maggiori controlli e anche Sara è stata
08:52come nella stragrande maggioranza dei casi uccisa da una persona completamente sobria,
08:56da uno come noi. Contesti il ministro quando si mette contro l'autovelox, quando gli strumentalizza
09:01per propaganda sulla pelle delle persone perché poi quando si corre in automobili e nelle strade
09:06chi ci rimette? Sono le persone, non solo quelle che vanno in bicicletta. FederCiclismo che è
09:11stata addirittura capace di minimizzare le parole di Vittorio Feltre quando disse di essere contento
09:15quando un ciclista viene investito. E' stata una battuta, una battuta sgradevole però non ce
09:21l'aveva con noi ciclisti sportivi, cioè ce l'aveva il concorso Buenos Aires come se la cultura delle
09:27persone si formi soltanto in favore o contro una tipologia di persone in bicicletta. Porca miseria!
09:34Non ci resta altro che aspettare la prossima vittima e provare a dire le stesse cose con
09:38la speranza che qualcuno prima o poi si svegli. Ma la vedo dura, anzi se dovesse succedere a me,
09:44per favore non mi mettete quel caschetto sopra la bara. Voi so buoni tutti ad esprimere cordoglio
09:49e a dire ora di finirla perché se non seguono i fatti al cordoglio saranno soltanto delle lacrime
09:56di coccodrillo. Si fa sempre più fatica a pensare che le persone siano in buona fede. O sono
10:03ignoranti o sono in mala fede. Io mi scuso per i toni però sono veramente arrabbiato non ne posso
10:09più. Va il mio cordoglio e l'abbraccio alla famiglia, agli amici, a tutti quelli che dovranno
10:14sopravvivere e fare meno di Sara nella loro vita.
10:26In tanti sono intervenuti sul fatto di Sara Piffer, sulla sua morte, su quelle parole pronunciate
10:35poco prima di uscire di casa. Il padre dice state attenti e lei risponde noi siamo attenti,
10:41speriamo lo siano anche gli altri. È difficile, ripeto quanto espresso all'inizio di questa nostra
10:49puntata pochi minuti fa, entrare su questo argomento perché ormai le parole sono
10:53sostanzialmente sempre le stesse. Sono abusate, consumate al tempo stesso. Abusate perché come
11:03ci ricorda l'amico Loretto Valente, ora basta, ora basta, ora basta, a ripetizione diventa una
11:11sorta di refrain che viene utilizzato per esternare il proprio sdegno ma anche il proprio dolore ma
11:20anche una sorta di impotenza di fronte a questi fatti che accadono e che ahimè questa è la
11:29realtà possono accadere a chiunque di noi. Non è un caso che molte persone stiano abbandonando il
11:35ciclismo su strada, persone anche mature in età che preferiscono rivolgersi e uscire in bici ma
11:42in mountain bike o in gravel proprio per rimanere lontani dalla strada. Non è un caso che molti
11:47genitori, e come possiamo dire loro qualcosa, come possiamo redarguirli per questo, che molti
11:54genitori scegliano altri sport per i propri figli, sport in cui questi bambini e queste
12:00bambine non siano costretti a gettarsi in strada in mezzo al nostro traffico. Le parole sono abusate
12:09e sono consumate perché sono sempre le stesse, sono le medesime, è davvero difficile trovarne
12:14di nuove di fronte a questi fatti che ciclicamente si ripetono. Abbiamo statistiche chiare, molto
12:21chiare, che ci dicono che ogni 36 ore circa abbiamo un ciclista ucciso sulle nostre strade,
12:29è un dato pazzesco, è un dato allucinante ed è un dato che tende a non migliorare mai, è un dato
12:38che si ripropone anno dopo anno, è un dato che dovremmo andare a leggere forse da un punto di
12:47vista differente. Perdonatemi e lasciatemi finire il ragionamento, tutto è pericoloso,
12:54anche attraversare la strada, anche a volte andare in un ristorante e non deglutire bene
13:04un boccone o mangiare qualche cosa a cui forse non si sapeva neanche di essere fino a quel momento
13:10non intolleranti ma duramente allergici, il pericolo fa parte della nostra vita, ma ripeto,
13:20lasciatemi finire il concetto, tutto quello che può essere migliorato, tutta quella soglia di
13:27pericolo che può essere abbassato, questo è un compito a cui non possiamo sottrarci, questo è
13:33un compito che nel ciclismo, nel ciclismo su strada, nel ciclismo amatoriale, nel ciclismo
13:39che viene praticato sulle strade che vanno condivise con i mezzi come macchine, mezzi
13:44ancora più pesanti, deve essere perseguito senza sosta, come questa è la vera difficoltà, non c'è
13:52ad oggi un codice della strada che abbia fatto un lavoro meraviglioso in questo senso, poche
13:57settimane fa ho visto immagini di chi festeggiava il metro e mezzo, ma un metro e trenta o metro e
14:04cinquantacinque fanno veramente la differenza in questo caso, nel caso di Sarah Piffer non
14:08l'avrebbero fatto comunque perché si è trattato di un altro tipo di incidente. Girare la vite in
14:18maniera così dura contro chi non guida in maniera lucida il volante, discutibile anche questo,
14:23l'abbiamo già detto in una precedente puntata, è utile, la persona che ha investito e ucciso Sarah
14:31Piffer risulta essere stata completamente lucida, quindi non sotto l'effetto né di alcol né di
14:38sostanze stupefacenti o psicotrope che dir si voglia, quindi da che punto di vista dobbiamo
14:45guardare tutto questo che accade così tanto spesso? Forse è un'altra quella malattia, quel malessere
14:54che serpeggia negli automobilisti, ma che serpeggia un po' in tutto il nostro paese,
15:00perché quando si va di fretta la mia domanda è ma dove state andando? Dove stiamo andando tutti
15:05così di fretta? Ha senso andare ai 70 all'ora quando possiamo andare ai 50? Io credo che non
15:09abbia senso, ha senso controllare in maniera costante continua direi patologica il cellulare
15:17anche quando si è in automobile, è vero, giro di vite del nuovo codice della strada anche su questo,
15:24ma chi controlla? Chi può controllare milioni di automobilisti tutti i giorni sulle strade del
15:31nostro paese, milioni di autovetture che si muovono in maniera frenetica nel nostro paese?
15:37Nessuno può farlo, quindi quello che vogliamo definire fatto sarà sempre appostato dietro
15:43all'angolo e sempre noi ciclisti amatoriali su strada ogni volta che usciamo sappiamo di
15:50dover essere particolarmente attenti ma per tornare a casa anche particolarmente fortunati.
15:55Qualcuno dice più luci sulla bici davanti di dietro, bene vi posso personalmente testimoniare
16:03so che molti condivideranno questa testimonianza che la luce di dietro la luce davanti il radar
16:08stesso aiutano ma non salvano e ve lo dico perché in diverse situazioni pur addobbato e luminoso
16:17come un albero di natale il rischio l'ho sempre corso e so che anche voi in questo momento starete
16:22condividendo queste mie stesse parole perché capita è sempre capitato. Cosa possiamo fare
16:27veramente? Questa società ci induce ad essere fin troppo veloci, la campagna di educazione fondamentale
16:35che porterà trasformazioni comunque lente se cominciamo a parlare con bambini di 5 anni 7
16:41anni 10 anni 15 anni i futuri automobilisti, servirà pazienza, quella campagna di educazione
16:48non deve essere esclusivamente un'educazione stradale va benissimo per carità non sto dicendo
16:53il contrario ma deve essere e può essere a mio avviso anche una educazione al valore della vita.
17:02Detta malissimo chi muore lascia familiari lascia amici lascia parenti lascia intere città
17:13quartieri comunità sconvolte per la vita di molti di coloro che rimangono questa vita
17:21sarà completamente cambiata ci sarà un prima e ci sarà un dopo ma lo stesso è per chi quell'omicidio
17:29stradale lo commette carte bollate avvocati in sede civile ed in sede penale forze risarcimenti
17:40ma soprattutto il dramma enorme di aver tolto la vita ad un'altra persona in questo caso giovanissima
17:48ma la vita è vita sia che a morire sia un ciclista di 19 anni sia che di anni ne abbia 90 nulla
17:55cambia è questo quello che manca il senso della sacralità della vita chi uccide avrà immagino a
18:02volte ho provato a mettermi nei panni di queste persone per guardare anche l'altro aspetto di
18:07queste tragedie perché la tragedia in realtà riguarda tutti e due i soggetti è vero uno non
18:11c'è più l'altro c'è ancora ma se provate a mettermi nei panni dell'altro non avreste forse
18:18degli incubi tutte le sere o quasi non risentireste quei terribili rumori nel momento dello schianto
18:25io penso di sì quindi quando succede un qualcosa di questo tipo una tragedia di questo tipo e noi
18:33colpevolizziamo chi quella tragedia l'ha causata certo è evidente se c'è colpa è sua soprattutto
18:42fatti i rilievi del caso dimostrato che i ciclisti stanno dalla loro parte eccetera eccetera eccetera
18:47sappiamo tutto però però anche chi questo omicidio lo commette questa tragedia la causa
18:54vivrà malissimo il resto dei propri giorni vivrà in uno stato probabilmente psicologico che anche
19:01questo sarà assegnato rispetto a quell'evento da un prima e da un dopo allora conviene uscire
19:08in bici e tornare sani conviene uscire in macchina e non fare stupidate arriveremo tre minuti in
19:13ritardo la produttività del pianeta non ne risentirà state e stiamo tutti sereni non rispondiamo
19:21subito a quel whatsapp non c'è problema possiamo rispondere mezz'ora dopo possiamo fermarci al lato
19:28della strada dove è consentito naturalmente rispondere e poi rientrare in carreggiata
19:34possiamo fare una piccola sosta in un bar lungo la strada rispondere ai quattro messaggi fare
19:39due telefonate e ripartire ci stiamo facendo uccidere letteralmente dalla velocità la bici
19:47è anche questo di bello la nostra massima velocità forse in discesa potremmo fare i 60 i 70 i più
19:53bravi possono fare anche i 100 allora lo hanno dimostrato quelli sono dei professionisti ma la
19:57velocità in macchina insieme alla distrazione quello che uccide da dove arrivano da un disinteresse
20:03per la vita la vita è sacra quindi prima di andare in bici ma soprattutto prima di andare
20:11in macchina pensare bene a ciò che si sta facendo questo messaggio si può allargare anche a quei
20:16ciclisti che a volte passano con il rosso se mai a fuori rosso ma per non mettere giù il piedino
20:21vanno dritti non si fa la vita è sacra sempre perché metterla a rischio perché mettere a rischio
20:27la propria è quella degli altri allora io penso che ma ripeto la mia opinione personale che sia
20:35si sia proprio perso il senso della sacralità dell'esistenza ed è quello che andiamo a sprecare
20:43ogni qualvolta facciamo delle stupidate in automobili le facciamo un po tutti a volte
20:48sono meno pesanti a volte possono essere più pesanti a volte crea un rischio un pericolo a
20:52volte va tutto bene siamo stati fortunati a volte ne escono tragedie come quella di Sara
20:59e come quella di tante altre persone che sono magari meno conosciute meno famose non balzano
21:04agli onori della cronaca onori per modo di dire anche perché in quel momento i media si stanno
21:08occupando di altro chiudo con un'ultima riflessione e anche questa perdonatemi non vuole essere cinica
21:15ma la devo fare una ricerca online a livello internazionale mi conferma che l'accaduto alla
21:23povera Sara Piffer è stato ripreso dai media tedeschi austriaci francesi spagnoli sloveni
21:33e credo se non ricordo male anche inglesi ora questo non è il punto di principale interesse
21:42né per l'automobilista che ha commesso il fatto né per la famiglia di Sara ovviamente questo è
21:49stato il nostro primo pensiero abbiamo lungamente parlato di questo ma io mi chiedo anche a chiusura
21:55ripeto non in maniera cinica ma a completamento di un discorso più ampio che idea si possa mai
22:01fare un cicloturista straniero del nostro paese bellissimo ricco di arte storia cultura con una
22:08tradizione culinaria di livello altissimo ma poi però forse è meglio lasciar perdere è meglio andare
22:15a pedalare in Germania è meglio andare a pedalare in Spagna è meglio andare a pedalare in Danimarca
22:22è meglio andare a pedalare in Croazia piuttosto che in Slovenia dove ci sono meravigliose piste
22:28ciclabili o dove quando non ci sono ci sono automobilisti che sono più attenti e più capaci
22:35di gestire una sana e salutare condivisione della sede stradale questa credo che sia una verità
22:43assoluta e credo anche che quando usciamo di casa la mattina oltre ad essere molto grati di avere
22:54un'altra giornata a nostra disposizione non è un miracolo che si ripete tutti i giorni per tutti
23:00quanti quindi una volta che abbiamo messo il nostro piede giù dal letto e siamo grati di
23:05questo di avere altre ore a nostra disposizione nella nostra vita penso anche che si deve avere
23:11un grande rispetto per tutto quello che possiamo fare nel corso della giornata per le persone che
23:16andiamo ad incontrare bandire totalmente la fretta la nostra vita è diventata troppo veloce in questa
23:24maniera abbiamo veramente perso il senso della sacralità dell'esistenza la nostra e quella
23:30delle persone che ci circondano forse è questa la riflessione più ampia da fare io la propongo
23:36perché è il punto a cui sono giunto al di là di tutto quello che sento ripetere tutte le volte ma
23:41poi ahimè nulla cambia forse bisogna andare ancora più in profondità bisogna fare un discorso più
23:49ampio che tutte le faccende della nostra vita quotidiana tendono a non farci fare a farci
23:54dimenticare completamente invece forse chi lo sa questa è la mia opinione proprio quello il punto
24:00torniamo alla parte video fondazione michele scarponi ovviamente con un progetto scuola ecco
24:06queste sono le vere iniziative che credo siano le più sane le più corrette e nel tempo anche
24:12le più utili se stiamo ad aspettare il nuovo codice dalla strada scritto da chissà chi è
24:17scritto in certa maniera chissà perché mi sa che aspetteremo ancora a lungo fondazione michele
24:22scarponi è qui con me giustamente mi devo stare aspetta ancora prima di andare in giro che dici
24:29sono educatore 2 minuti passavo di qui per aiuto per caso sono ok come faccio a non dire che di
24:39tutti qual è il rischio di andare sulla strada in questo momento e come possiamo cambiare oggi
24:45parliamo tanto di transizione ecologica gli incidenti stradali non avvengono per caso se
24:51si lavora sulla formazione su campagne educative forti su questo tema significa fornire gli
24:57strumenti per scegliere in modo consapevole e sostenibile come muoversi sulla strada sicuramente
25:06con una base grande di responsabilità e di consapevolezza della tutela del anche delle
25:11fasce appunto più deboli degli utenti più vulnerabili della strada è un progetto che non
25:15esiste altre parti potremmo definire il preambolo di un'accademia quindi l'obiettivo del progetto è
25:20di restituire gli spazi pubblici ai bambini pericolo della strada il maggior disincentivo
25:25per i ragazzi bambini a muoversi a piedi in bicicletta educare significa tirare fuori ma
25:31in realtà parliamo pochissimo di educazione si è andato a perdere proprio il concetto
25:35d'umanità strada deve essere sicura la strada non può essere un contenuto privatisti o crediamo
25:40che ci sia una transizione culturale o non ci sarà transizione mia casa non finisce quando
25:47chiudo la porta la mia casa comincia quando va di strada e quindi io credo che lo scopriremo
25:51anche attraverso questo progetto di chi è la strada una responsabilità enorme tocca agli
25:56amministratori e ai tecnici che lavorano nelle amministrazioni se si parte dalla educazione
26:02dalla formazione della consapevolezza dalle corrette parole chiave da utilizzare dimentichiamo la parola
26:08traffico se possiamo cancelliamo ripensiamo la strada come spazio pubblico è il momento di rimettere
26:13al centro le persone avremmo fatto delle città con cittadini più felici più sicuri e anche con
26:18un ambiente più sostenibile per questo vi chiediamo di sostenere questo progetto di sostenere la
26:24fondazione michele scarpa è una grande opportunità per tutti noi di poter dare un nostro contributo
26:29perché questo progetto diventi realtà sosteniamo l'azione di questa fondazione sosteniamo questo
26:34progetto questo è un progetto molto importante fondamentale per l'educazione per la crescita
26:39dei bambini e partendo da questa fascia d'età riusciamo poi a garantirsi un presente e un
26:43futuro sicuro per tutti perché le strade adatte ai bambini sono adatte a tutti
26:59era la nostra puntata numero 351 grazie per averci seguito l'appuntamento come sempre alla prossima settimana

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