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Sport
Trascrizione
00:00cari amici di Bike Channel, cari amici di
00:29Mondotriatron, benvenuti a questa nuova puntata. Io sono Dario D'Addonardone e con
00:34noi c'è Il Press. Giampaolo Guala, ciao Giampaolo, come stai?
00:38Credo che sia una delle prime volte che lo chiamo col nome perché per tutto il
00:42Mondotriatron e non solo il nostro Giampaolo è appunto Il Press, ma come di
00:47consueto noi cominciamo, Giampaolo, raccontando quella che è l'infanzia
00:51sportiva dei nostri ospiti, quindi ti chiedo, già so, credo a grandi linee di
00:56capire che la corsa sia entrata nelle tue vene sin da bambino, ma i primi sport
01:01che hai fatto quando eri ragazzo, quali sono stati? Da bambino in realtà il primo
01:04sport è stato il tennis. Tennis? Tennis. Avevo un padre appassionato di tennis e
01:10quindi ho cominciato a giocare anch'io, mi piaceva, ho fatto qualche anno, due anni
01:15al coni, insomma. Proprio da bimbo, da ragazzino? Sì sì sì, avevo 10-11 anni.
01:21E poi? Poi si è un po' sciato, ma così da proprio sempre a livelli molto molto
01:33tranquilli, non da passato fino a che dopo i vent'anni ho scoperto la corsa.
01:40C'è qualche colpevole? Sì, diciamo due colpevoli, uno il mio peso che era
01:48stata la molla principale e secondo un amico che si chiama Gabriele Nissim, che
01:54correva alla montagna di San Siro e quindi mi ha portato lì per fare, per
01:59cominciare. Anni 70? Beh no, 70 no, è vero che sono vecchio ma diciamo anni 80, diciamo anni 80.
02:09Allora diciamo anni 80, facciamo una panoramica della corsa, nasceva a
02:13correre poi in quegli anni lì la rivista Mitica e nasceva poi anche la
02:18passione degli italiani per la maratona, grazie a Pizzolato in particolare, Poli
02:22poi no? Com'era però la corsa in quegli anni? Ovviamente non era così popolare
02:27come lo è adesso. Io ho avuto una fortuna che correndo alla
02:31montagnetta di San Siro a Montestella ho conosciuto una serie di grandi campioni
02:36perché lì si allenavano Alberto Cova, Francesco Panetta e quindi c'era un
02:41umus abbastanza interessante, poi un bel gruppo di amici e nella corsa diciamo
02:47ho fatto qualche risultato semidecente rispetto agli sport che ho fatto dopo
02:53dove ho solo partecipato. Che specialità facevi nella corsa? Ma in realtà un po'
02:59come tutti gli amatori si faceva un po' di tutto però principalmente il mezzo
03:05fondo quindi 5-10 mila anche se il mio miglior risultato tecnico in assoluto
03:12c'è una tabella finlandese che trasforma in punti risultati è il
03:161.500 che non ho mai preparato ma ero abbastanza veloce. Quindi pista quindi?
03:21Pista, pista sì, poi facevo anche tutte le tappasciate su strada, le mezze
03:25maratone per carità fino a correre qualche maratona. Però concentriamoci
03:29ancora un attimo sulla pista perché davvero poi l'atletica, la regina
03:33dello sport insomma si suol dire questo è veramente molto affascinante. Cosa
03:37trovavi nella pista, nel tartan, in quelle sensazioni? Diciamo che intanto c'è una
03:45misurazione costante di quello che stai facendo.
03:48Chiaro che la pista era una parte degli allenamenti poi c'erano tutti gli
03:51allenamenti per chi conosce quella zona, parco di trenno, il giro dell'ippodromo.
03:58Perché per i milanesi quella era una bella area dove potersi
04:07allenare. Nella pista poi c'era la cosa di continuare a provare a battere il
04:13proprio personale, il record, le cose insomma. In più ero entrato in una società
04:18amatoriale di atletica che era Roadrunners e loro organizzavano delle
04:23chiamarle tutti in pista, quattro o cinque volte l'anno si trovava a fare un
04:27po' queste cose e quindi è stato un periodo molto piacevole della mia vita
04:32sportiva. Hai nominato due miti della nostra atletica appunto Cova e Panetta.
04:37Ti è mai capitato di incrociarli, magari di farci un pezzo di corsa
04:41insieme, un riscaldamento? Allora incrociarli sì, fare pezzi di corsa
04:46insieme un po' meno perché il loro riscaldamento equivale al nostro super
04:51massimale. Esatto, quindi mi è capitato qualche volta all'estero, avevo un amico
04:58che aveva una casa in Engadina e quindi mi allenavo ogni tanto lì
05:03di incontrare il gruppo della Propatria e di provare a uscire con loro.
05:08Al terzo allenamento di giornata facevano 10.000 sciolto, non l'ho mai finito con
05:14loro perché io a 4-3.55 potevo andare ma a 1.800 metri di altitudine si faccia fatica.
05:23Ascolta, dobbiamo arrivare a parlare di questo triatron, facci capire un pochettino
05:28innanzitutto in quegli anni, sappiamo il triatron nasce in Italia, arriva in
05:32Italia nell'84 Ostia quindi siamo negli anni 80 proprio agli albori, ne sapete già qualcosa?
05:39Allora io l'ho scoperto tra 89 e 90 più o meno seguendo qualche amico che aveva
05:48cominciato a farlo e mi è piaciuto subito. Avevo due handicap, praticamente stavo a
05:56malapena a galla e l'ultima bicicletta che avevo avuto era una Graziella dei Tempi d'Oro.
06:02Questi sono proprio dei grassi limiti per il triatron.
06:04No infatti, diciamo che il triatron di allora era un altro mondo rispetto a quello di oggi.
06:11Comunque insomma ho cominciato a fare qualche Duatlon perché ho preso una bici di seconda
06:18mano, ho cominciato prima con la mountain bike nel 92, poi nel 93 ho preso anche la bici da
06:26corsa, ho continuato sempre con i Duatron. Nel 94 all'interno del Roadrunner ho aperto la sezione
06:33Trial. Ok perché adesso parliamo anche di società che è importante perché poi porti ovviamente una
06:38felpa con ben stampato un nome che poi è stato fondamentale per tutta la tua storia sportiva.
06:44All'inizio c'è stato il Road? All'inizio c'è stato il Road, nel 94 abbiamo aperto la sezione
06:50di una sezione che sta ancora andando avanti, ho seminato qualcosa. Salutiamo gli amici del
06:55Roadrunner. Assolutamente sempre amici benvenuti, ci si fa il tifo sui campi di gara e poi nel 96
07:05per alcune divergenze rispetto a come volevamo crescere rispetto a questo sport che era un
07:12pochettino diverso dall'atletica amatoriale, sono finito in Propatria e quindi abbiamo aperto la
07:19sezione lì. Per quanto riguarda la mia carriera da triatleta fino al 94 ho fatto solo due
07:25duotron, nel 95 ho fatto in inverno un corso del comune di quattro mesi per diciamo imparare
07:31ad andare avanti. E quindi qua arriviamo al primo triathlon, dove come quando? Allora Pianezza Torino
07:42nel 95, triathlon sprint in piscina, convintissimo di fare solo uno sprint e poi dedicarmi solo al
07:51duotron perché il nuoto non faceva per me. Due settimane dopo ho fatto l'Olimpico Milano,
07:58poi da lì è cominciata una lunga teoria. Torniamo a Pianezza e spiegaci un pochettino cosa ti
08:06aspettavi, com'è stata e se c'è stato quindi l'amore a prima vista anche per il triathlon?
08:12Ma allora l'amore a prima vista per il triathlon c'era già da quando non lo facevo, era l'invidia
08:17di non riuscire a farlo perché proprio il nuoto era un handicap per me insormontabile. Io continuo
08:24a dire ancora adesso, nonostante abbia fatto distanze un po' più lunghine, che non so nuotare,
08:29mi trasporto da una parte all'altra però ho un po' di resistenza, lentamente vado e faccio le mie
08:36distanze. Diciamo che ho sempre avuto un grosso vantaggio, in acqua e libre non ho mai avuto
08:40paura, mi trovo a mio agio. Io sono sempre stato uno che anche da ragazzino in acqua ci stava con
08:46i cavalloni, non nuotavo però stavo in acqua due ore e quindi questo mi ha probabilmente aiutato
08:51nella mia carriera da triatletta. Ok, perché poi arriviamo anche a distanze più importanti,
08:59quindi l'endurance ti ha preso proprio bene bene bene? Insomma come diciamo nell'atletica prima,
09:06cominci fai 5.000-10.000 alla mezza e poi arrivi se vuoi alla maratona e nel triathlon sappiamo
09:14cosa c'è. Ho fatto per qualche anno solo Olimpici, poi nel 97 ho fatto allora si chiama in altro
09:24modo ma comunque un 70.3 a... mamma mia non mi ricordo più come si chiama, era quello durissimo...
09:31Aidro? Aidro, esatto. Tra l'altro oggi tutti salite, punti oiti, guardano i rapporti, le cose,
09:42noi avevamo un Depliant con una piantina che faceva vedere che c'era un po' di salita però
09:49vabbè si va e si fa. Allora con le bici da 26 perché ancora non c'era la scia, insomma tutto
09:55poi magari parliamo anche di com'era il triathlon in quel periodo lì. E quindi sono andato lì,
10:01l'ho portato a casa con gran fatica, devo dire soprattutto la frazione ciclistica perché era
10:09veramente dura. Quando si ritornava dal lago di Garda c'era un pezzo la salita di persone,
10:18tre chilometri al 15 per cento di media, tra l'altro sud di Zagando. Però sono arrivato e poi
10:28chiaramente questo ha compromesso anche la mezza perché insomma ero arrivato cotto, le gambe non
10:35c'erano più. Poi la preparazione allora era veramente inventata, non c'era tutta questa
10:40teoria. L'anno dopo compivo 40 anni e ho detto insomma è ora di cominciare a lasciare un segno,
10:4840 anni sono una data importante, proviamo a fare un Ironman. Diciamo la cosa carina è che
11:01se lo fa il press allora in 12 siamo andati. Credo che nel 98 in Italia forse 300 avevano
11:10fatto un Ironman, noi come società siamo andati in 12 a farlo. Dico sempre una cosa che fa un
11:18po' sorridere ma che una volta che io ho portato a casa l'Ironman tutti hanno capito che l'Ironman
11:24era questa grande roba che se l'ha fatto il presso può fare chiunque e quindi il mondo
11:29Ironman è esploso anche in Italia. Siete andati a ROT? Allora ragazzi per chi ci guarda e ha
11:37cominciato magari da poco tempo il triathlon pensa a Challenge ROT che è comunque una gara mitica
11:42perché affonda le sue radici nell'Ironman Europe, il campionato europeo di fatto di Ironman è stato
11:49a ROT fino all'inizio degli anni 2000, primi anni 2000, dopodiché per vicissitudini diciamo
11:54finanziarie c'è stato un cambio però una gara veramente mitica già all'epoca lo era. Assolutamente
12:00una gara bellissima come percorsi ma soprattutto per la partecipazione popolare cioè in tutti i
12:10paesi dove tu passi c'è la festa del paese stanno tutti lì a tifare che tu sia il primo che tu sia
12:16l'ultimo è una cosa incredibile mi ha lasciato una soddisfazione una commozione tagliare la
12:24finish line con molta calma perché diciamo io per me l'Ironman era stare dentro il tempo limite
12:31la prestazione è un'altra cosa quindi l'Ironman lo può fare chiunque se appunto punta quello
12:36se vuole andare forte è un altro discorso ma va preparato in un modo un po' diverso io non
12:42avevo le capacità per poterlo fare più forte. Ascolta quando ho la possibilità di fare delle
12:48chiacchiere con triatletti esperti come sono anch'io insomma che hanno vissuto anche gli anni
12:52quasi pionieristici insomma tu ancora più di me mi piace anche fare il raffronto come dicevi tu
12:57raccontare un po' quello che era e soprattutto quello che è diventato poi adesso il nostro
13:02triatron visto che lo vivi anche da dirigente in maniera così importante poi tra l'altro
13:06sottolineo e poi mi fai tu la tua considerazione che l'anno 2000 delle prime olimpiadi sembrava
13:11quello che avrebbe fatto fare il salto iperbole di crescita in realtà non è mai stato così per
13:17noi è stata una crescita graduale come hai visto il prima il durante e il dopo del nostro triatron?
13:23Allora il prima era veramente una cosa semi pionieristica c'era una compagnia di giro che
13:32girava per l'Italia c'erano poche gare gli attenti erano sempre quelli ci si conosceva tutti
13:37in top e costume poi tra l'altro ecco arrivavo lì allora cominciamo dall'attrezzatura bici da 26
13:43assolutamente niente scia quindi prolunghe le più improbabili delle lavatrici c'erano degli
13:50stand di biancheria le chiamavamo addirittura poi ecco l'abbigliamento costumino canottierina
14:00per chi si ricorda Faris al Sultan lui è andato avanti ancora un po' c'è avvento un Ironman
14:05poi per lui era quella la divisa da triatron mi ricordo le gare in cui si usciva dall'acqua con
14:13la canottierina arrotolata dentro nel costume e poi lo si tirava su correndo verso la zona cambio
14:18e ci si investiva un periodo eravamo giovani e chiaro che il discorso scia ha creato dopo un
14:36po' un po di problemi e polemiche perché fortunatamente il movimento cominciava a
14:40crescere i numeri dei partecipanti alle gare cominciavano a crescere e quindi cominciava
14:46ad entrare un pochino più difficile controllare questa cosa per cui poi sta liberalizzata ed è
14:51cambiato un mondo qualche atleta forte dell'epoca ha anche pagato questo cambiamento perché chi
14:57faceva la grossa differenza in bicicletta si è trovato un po' tra virgolette fregato da questa
15:04cosa poi è arrivato il 2000 con le olimpiadi appunto tutti ci aspettavamo il boom chiaramente
15:10abbiamo avuto un po più di notorietà questo è vero ma il triatlo appunto è cresciuto cresciuto
15:20cresciuto con carmi e mi ricordo agli inizi a cosa fai trial triathlon quando fai la moto
15:28esatto in quanti giorni fai le gare allora la cosa già di fare tutto di fila senza mai fermarsi ma
15:34come vai bagnato in bicicletta in bicicletta e quindi ti fai nei periodi caldi generalmente si
15:42cerca di farlo così e quindi è stato un bel periodo fino ad arrivare a oggi dove dal livello
15:51giovanile a quello assoluto c'è stata una crescita di competenze tecniche di materiali di struttura di
16:00federazione e adesso il triathlon insomma è uno sport che nessuno scambia più per il trial
16:07c'è basti pensare l'anno scorso a quello spot suzuki che è imperversato per te insomma dieci
16:16anni fa ce lo saremmo sognata una cosa del genere adesso la federazione anche investito molto in
16:21questo tipo di marketing e quindi ci ha aiutato e servita come tutte le cose che crescono c'ha
16:28i suoi lati positivi e i suoi lati negativi. Ascolta riprendiamo un attimino la storia delle
16:35gare che hai vissuto appunto da atleta per raccontare oltre a questa che credo sia se
16:42non la più significativa una tra le più significative quella di rotte che c'è già
16:46detto quali sono state le altre gare che ti hanno lasciato veramente un'emozione forte nel cuore?
16:52Beh intanto il primo olimpico a milano che pur essendo una gara facile però per me significava
17:00tanto all'idroscala fare 1500 metri di nuoto insomma una distanza che cominciava a essere
17:07impegnativa poi direi alcune campionati del mondo come il G group di triathlon scusami di duathlon
17:20non di triathlon insomma è andato per decenza e quindi molto belli soprattutto in germania fine
17:29anni 90 mi era piaciuto molto ma probabilmente nel 98 dopo dopo l'otto l'avevo fatto e poi in
17:37italia devo dire vabbè Bardolino perché la gara che secondo me al di là del successo della
17:45meditutto ha una tipologia di percorso che non è adattissima a me perché non sono un salitomane
17:51che però ha un po variato e quindi ha il percorso ideale come poi sono diventate anche peschiera
17:56altre gare del genere insomma in quelle zone e direi anche Pietraligure perché a Pietraligure
18:05ci ho messo un'attacca sopra ho detto fatta ok mettiamola da parte è una di quelle masdure
18:13poi per per allenarmi una volta una settimana a Lanzarote ho provato i percorsi lì
18:20devo dire chi fa quella gara chapeau perché tra il vento le salite il caldo gara durissima
18:30veramente ascolta adesso parliamo un pochettino anche di tutto quello che hai fatto come dirigente
18:36della tua Cus Pro Patria Milano di Cotua perché appunto sei anni è stato anime core per e sei
18:42tuttora di questa grande probabilmente la società numero uno come testerati in italia penso sbaglio
18:49ha dato ovviamente un grande impulso una grande crescita a tutto il movimento avere un punto di
18:56riferimento come la vostra società in una città importante come Milano ovviamente è stato un punto
19:01di riferimento per il nostro movimento se dovessi andare a dividenziare quelle che sono stati i
19:08momenti cardi nei momenti più importanti della crescita del movimento e quindi dalla vostra
19:13società quali potrebbero essere secondo te ma allora intanto siamo nati nel 96 quindi ancora
19:20nella fase diciamo quella embryo embrionale esatto del del triathlon
19:26l'ho fondata ne sono diventato presidente lo sono stato fino a qualche giorno fa
19:31ecco questa è la parte dopo ne parliamo dopo ne parliamo se vuoi
19:36ti spiego anche perché e la cosa bella che noi abbiamo sempre avuto era quella del coinvolgimento
19:46e del non rivolgere a un segmento specifico quindi abbiamo avuto un segmento specifico
19:52e del non rivolgere a un segmento specifico quindi abbiamo deciso di investire sui giovani
19:58sugli elite sulle donne sui paratleti qui cercando di sviluppare movimento a 360 gradi
20:05questo ci sembra per me si diventare un punto di aggregazione importante in più poi abbiamo
20:10aperto anche delle diciamo sedi satellite non milanesi ok proprio perché ci veniva riconosciuta
20:19questa capacità di fare cose noi crediamo molto nell'educazione sportiva dei ragazzi
20:25e su questo credo che anche la federazione tempo per tempo ci abbia investito fino adesso ad arrivare
20:32alla certificazione delle scuole triathlon che per noi non è semplicemente una targhetta con
20:38la stellina è qualcosa di molto di più ci crediamo tanto tant'è vero che abbiamo chiesto
20:43la federazione di fare un passo in avanti perché chiaramente una città come la nostra
20:49ha un colloquio costante con con la federazione perché viene riconosciuta e viene anche ascoltata
20:57soprattutto con l'attuale dirigenza con la quale siamo in ottimi rapporti abbiamo chiesto che
21:03venissero indicate delle linee guida per fasce d'età soprattutto per i giovani per capire ma
21:10stiamo spingendo troppo stiamo facendogli fare troppo poco noi abbiamo uno staff tecnico che
21:16quello su cui abbiamo investito di più stiamo investendo di più che riteniamo di grande valore
21:22e quindi abbiamo quattro allenatori senior e due junior che seguono i più piccolini
21:30che lavorano molto bene alcuni sono con noi da anni alcuni sono appena arrivati
21:36e crediamo molto in questo perché gli atleti bravi non vengono fuori per caso vengono fuori
21:46se c'è una scuola costante nel tempo tant'è che noi vorremmo identificare un metodo proprio
21:52attuale stiamo facendo anche tutto un lavoro al nostro interno con i tecnici li abbiamo messi
21:58intorno a un tavolo perché poi ognuno aveva il suo centro di allenamento era un po' autoreferenziale
22:03giustamente e stiamo cercando di metterli insieme perché ognuno prenda il meglio di
22:11quello che fanno gli altri oltre che portare rapporto del meglio di quello che fa lui
22:16per avere anche un po' di omogenizzazione nel rapporto tecnico con i giovani l'altra cosa è
22:22che non è che noi ci rivolgiamo solo ai giovani che vanno forte noi ci rivolgiamo ai giovani punto
22:28poi se nascono degli atleti che vanno forte cerchiamo di mettere a disposizione anche
22:32qualche strumento in più per andare avanti ma quello che ci fa piacere è avere ragazzi
22:38che hanno cominciato con 8-9 anni adesso hanno 18 sono ancora lì e noi abbiamo un gruppo costante
22:46dai sei anni degli under 23 di un'ottantina di ragazzi che non sono pochi è una cosa molto
22:53costa tanto tempo fatica soldi però non sono allenatori ma sono anche educatori evidentemente
23:03assolutamente assolutamente adesso tra l'altro sono anche venute fuori delle regole abbastanza
23:08stringenti sugli allenatori sui rapporti con i giovani quindi abbiamo dovuto fare anche
23:15dei documenti che non sono solo pezzi di carta che danno delle linee guida su come ci si comporta
23:22con i giovani devo dire che fortunatamente non abbiamo mai avuto problemi tra i nostri
23:28allenatori i nostri giovani però in giro lo si legge nei vari sport succede e adesso la cosa è
23:34più tenuta sotto controllo. Ascolta sicuramente ci saranno tantissimi in questi anni tantissimi
23:40atleti che sono o comunque ispiranti triatleti che sono venuti dal presto e hanno detto scusa
23:46presto voglio cominciare a fare triathlon ultimamente arrivano quelli che ti chiedono
23:50scusa presto voglio fare l'Ironman e magari il giorno prima erano sul divano riesci a non
23:56usare degli insulti o riesci a indirizzarli come si fa perché purtroppo questa è la moda attuale.
24:03È complicato perché oggi dire faccio un triathlon sprint non è da social perché non hai fatto la
24:11gara di un oretto un retto un quarto non puoi vantarti di chissà che cosa però cerchiamo di
24:17spiegare che come tutte le cose c'è un percorso da fare per arrivarci perché altrimenti lo si fa
24:23male e ci si fa male e poi ci si disamora di questo sport perché arrivano le meteore fanno
24:29l'Ironman poi basta l'hanno fatto hanno postato 250 foto 60 messaggi e sono contenti così. Noi
24:37invece vogliamo che i nostri age group vadano avanti a fare anche altro lì coinvolgiamo in
24:43un campionato sociale quindi con gare su tutte le distanze lì coinvolgiamo nella due giorni dei
24:48campionati italiani di sprint con la Coppa Crono siamo arrivati a avere in qualche situazione 22
24:5423 squadre insomma quindi un numero enorme di atleti che gareggiavano per noi e quindi è un
25:05lavoro complicato perché poi anche qui voglio fare l'Ironman poi andiamo a grattare un po'
25:11quale Ironman, mi sono già scritto all'Ironman, ma il 70.3 di al 51.5 di dico calma allora
25:20l'Ironman è un'altra roba poi ci sono anche quelle distanze lì per carità ma adesso al di là del
25:26fatto del dire faccio il full o faccio il mezzo faccio l'olimpico è proprio la mentalità che
25:33deve cambiare devi approcciarti allo sport soprattutto da amatore perché ti fa star bene
25:38perché ti piace poi se è competitivo vai anche avanti fai le cose noi ti diamo gli strumenti per
25:43crescere allenamenti comuni in piscina allenamenti comuni di corsa uscite in bicicletta allenatori
25:50che possono darti tabelle quindi siamo in grado di diciamo dare il piatto servito a tutte le
25:57esigenze che si creano però come sempre raccomando di cominciare con calma perché altrimenti si perde
26:06subito la voglia di poter fare perché si resta magari delusi un altro aspetto che abbiamo già
26:13toccato il fatto che in maniera molto importante come Cus Pro Patria lo fate vivere il fatto che
26:18sì il triathlon è evidentemente uno sport individuale ma quanto è più figo puoi farlo
26:23insieme al di là del fatto che poi si fa anche meglio perché si è seguiti no? assolutamente sì
26:28perché lavorare in gruppo ti fa faticare di più e crescere ti fa raffronto con gli altri poi gli
26:36allenatori ti indirizzano anche magari ti correggono qualche errore e l'altra cosa è
26:41rispetto sport individuale o di gruppo io per esempio come presidente o ex presidente di società
26:48ho sempre privilegiato le gare a squadre perché l'atleta è la più bella in assoluto sì la Copa
26:59crono ma anche la 2 più 2 ma per un motivo semplice perché l'atleta forte uno ti può
27:04capitare anche quasi per sbaglio trovi uno che ha capacità particolari vai fai i suoi risultati
27:10bravissimo bene 4 o 5 atleti che vanno forti insieme vuol dire avere una scuola e quindi
27:19questo per me è molto significativo bello bello bello allora tocchiamo la nota dolente per noi
27:26giampolo sarà sempre il press capiamo cioè non è che scappi da questa da questo nome da questo
27:33che ormai ti appartiene però dopo mi dicevi 28 anni è deciso di abdicare diciamo così cosa è
27:39successo ma allora non è successo niente di particolare il mio amore per il triathlon e
27:44per la squadra rimangono assolutamente invariati ritengo che prima o poi sia il tempo per tutti
27:54di passare la mano per una serie di motivi il primo banale è che vorrei anche riprendere un
28:01pezzettino di vita per me perché adesso ogni tanto fare anche altro che non essere obbligato
28:08a il secondo è che lasciando adesso ho il tempo di accompagnare aiutare una transizione che
28:16comunque mi rendo conto io ho costruito la società come la vedevo io che non per forza
28:23è come la possono vedere tutti e soprattutto devo dire questo ha permesso di riprendere una
28:30certa collegialità all'interno del nostro gruppo dirigente perché prima tanto c'era il press
28:35chiamavi risolveva il problema era tutto fatto adesso vede un bel fervore sono entrate persone
28:41nuove ognuno si è preso un incarico molto sul serio siamo ritornati un po come eravamo
28:47nel 96 97 98 con la gente che faceva le sue cose e quindi questa collegialità che è ripartita
28:56è secondo me molto importante e poi devo anche dire che c'è sempre un'evoluzione anche nella
29:03condizione nella conduzione di una società sportiva regole altro e quindi è giusto che
29:10delle cose che magari davo per scontate invece adesso siano più sotto l'attenzione agli occhi
29:15di altre persone ultima domanda che sappiamo che non è mai banale per noi triatleti è che cos'è
29:21per te il triatron adesso in questo momento della tua vita ma rimane un grandissimo amore
29:29ovviamente non lo pratico più da qualche anno perché non riuscivo più a conciliare attività
29:37societaria vita lavoro capito ti sei tolto da presso perché vuoi tornare al triatron
29:44no purtroppo diciamo per questioni fisiche non posso non posso ritornarci però rimane sempre
29:53lo sport numero uno che mi piace quindi sui campi gara mi si vedrà ancora rimango comunque nel
30:02direttivo della propate non è che scappo e lascio penso in buone mani perché abbiamo eletto una
30:09presidentessa la salutiamo perché così almeno non è presso ma è pressa che stefania brau molto
30:17brava che ha sempre lavorato con noi soprattutto col settore femminile facendo una serie di
30:22iniziative di cose è un vulcano di idee anche magari nuove rispetto a quello che oramai io
30:30potevo portare avanti col mio trattamento di 28 anni ok io noi noi ringraziamo di cuore il
30:36trantranche da 28 anni ci allieta sui campi gara non solo del nostro giampaolo grazie davvero di
30:41essere stato con noi oggi grazie press ci vediamo alla prossima puntata di mondo triatron sempre
30:46su bike channel daddoci aiutiamo buon triatron a tutti ciao amici