Teo Teocoli: che belli questi 80 anni tutti da ridere

In tutti questi anni Teo Teocoli ci ha regalato moltissimi personaggi ormai cult della tv italiana. Dal cantante e chitarrista spagnolo senza una mano Abelardo Norchis fino all'amatissimo giornalista sportivo napoletano Felice Caccamo, Teocoli e i suoi personaggi immaginari sono entrati nel cuore di milioni di italiani. Il comico, conduttore e attore compie oggi, martedì 25 febbraio, 80 anni. Un traguardo importante che ci invita a ricordare il suo percorso.

Oltre ai personaggi immaginari già citati (ai quali possiamo aggiungere Macho Camicho, Peo Pericoli o il colonnello Eranio Stoppani), Teo Teocoli è stato anche il protagonista di molte imitazioni di personaggi celebri. È celebre la sua imitazione di Adriano Celentano. Con lui non ha più rapporti, come ha recentemente dichiarato, spingendo il Molleggiato a rispondere pubblicamente, con un certo distacco. Ma la loro è un'amicizia nata molti anni fa. Lo aveva raccontato Teocoli ai microfoni de I Lunatici su Rai Radio2 nel 2020.

«Forse è stato un premio diventare bravo imitando lui. O magari un freno. Quando eravamo giovani eravamo molto simili. Volevano far fare a Celentano una commedia al Sistina di Roma. Lui non ne aveva voglia e suggerì ai produttori di prendere me. Diceva che ero forte e sottolineava che gli assomigliavo». E aveva aggiunto: «Una volta mi mandò anche al Festival di Napoli. Devo tutto alla somiglianza con Celentano. Poi è nata anche una bella amicizia. Ci conosciamo da sessant'anni. Io lo aspettavo sotto casa, in via Gluck. Lui mi salutava, chiacchieravamo, poi mi diceva di non andare sotto casa sua tutte le sere. Alla fine mi invitò a casa sua, dove abitava la mamma. Vidi che c'era molta povertà. Quello mi ha incoraggiato. Vidi che anche lui era povero come la mia famiglia o come la famiglia dei miei amici».

Ma tra le imitazioni più riuscite c'è anche quella di Cesare Maldini. Come ha svelato tempo fa al quotidiano Libero, «Cesarone Maldini è nel mio cuore, pensi che la prima volta che lo imitai in televisione, con quella parrucchetta da Beatles, Cesare si incacchiò di brutto. La sera mi telefonò: Teo, che cacchio fai? Mi prendi per il sedere? Ci conosciamo da 40 anni, che due paia di palle! Risposi: Cesare, vuoi dire che hai quattro palle?».